martedì 17 aprile 2018

Premi 2018: la pagaia estratta a sorte...

Durante la serata conclusiva del symposium femminile italiano "Il sorriso del mare" è stata estratta a sorte tra tutte le partecipanti una bellissima pagaia groenlandese con il logo del symposium inciso sulla pala: è stata realizzata a mano da Jannie Heegaard ed è stata spedita in aereo, persa all'imbarco, ritrovata all'arrivo, spedita con ritardo e finalmente giunta a destinazione a Genova Nervi!

Il logo del symposium riportato sulla pala della pagaia groenlandese realizzata a mano da Jannie Heegaard! 
La consegna della pagaia da parte di Mirella alla vincitrice dell'estrazione a sorte: Chiara!
La prima uscita sul lago di Chiara con la sua nuova pagaia groenlandese!

La fortunata vincitrice dell'unico premio messo in palio al symposium è stata Chiara, una intraprendete ragazza del varesotto che si è messa in viaggio da sola e che, pur non conoscendo nessun'altra partecipante, ha subito stretto amicizia con tutte. Si è anche offerta di tenere le lezioni di introduzione al primo soccorso durante la giornata di cattivo tempo in cui siamo state costrette a restare a terra e ad ideare dei programmi alternativi...
L'inaugurazione è già avvenuta e speriamo di ritrovare Chiara e pagaia in acqua presto e spesso!

martedì 10 aprile 2018

Symposium 2018: il ricordo di Claudia...

Se non fosse per Tatiana…
che mi convincerebbe ad iscrivermi anche ad un simposio di allevatori di bachi da seta;
se non fosse per Mirella…
che mi propone con kayak a doppia trazione un esperimento ortopedico di resistenza meccanica di un polso plurifratturato, plurioperato e convalescente;
se non fosse per Anna e Adriana…
che per attraversare la Sardegna mettono a disposizione potenti mezzi terrestri come l’affascinante e indimenticabile Mandalino, camperino Volkswagen sapientemente “bricolaggiato” per affrontare il Viaggio Parallelo,
se non fosse per Grazia e Simona…
compagne di mille pagaiate,
io a Genova non sarei proprio arrivata e invece ci arrivo… un po’ perplessa.

Claudia e Mirella sul doppio di Canoaverde!

Un simposio al femminile mi sembra un voler sottolineare le differenze anziché trovare punti di contatto. Però bisogna ammettere che le differenze ci sono. Equilibrio e forza fisica, solo per citarne due (pro e contro) e poi… la pipì.
Ecco che arriva Elke: campionessa di “balancing”, sembra l’insegnante ideale per conciliare minzione, kayak e conformazione anatomica femminile. Porta con sé imbuti, tubi, sacche e spugne. Grande viaggiatrice con un C.V. canoistico invidiabile sembra un po’ “sprecata” per tale lezione, ma, sarà l’età, sarà che bevo molto (molta acqua… intendo!), la tematica non va sottovalutata.
E poi c’è la questione del sorriso: il sorriso del mare.
In realtà il mare più che sorridere sghignazza allegramente sputacchiando qui e là onde e schiuma bianca sopra un porticciolo troppo piccolo e debole per opporsi a tanta esuberanza.
Insomma, neanche Chiaretta riuscirebbe ad influire più di tanto sullo stato emotivo del mare. Che sorrida o che sghignazzi starà sempre bello comodo in zona di confort. Peggio per lui… non imparerà mai niente!
Pochi sorrisi, ma grande mobilità nelle bocche del venerdì sera intente a divorare una magnifica cena in un intervallo temporale in proporzione di almeno 1 a 100 con il tempo passato in cucina da Cetti e Luisa.

Le due amiche durante una pausa pranzo: quando si dice che le dimensioni non contano!

Poi le bocche si fermano e finalmente sorridono. La mia dopo il  sesto piatto di caponata siciliana e la terza fetta di pandolce genovese!
Sorriso, a volte a denti stretti, delle organizzatrici, sempre pronte a rispondere a tutte le domande… anche le più bizzarre. Come sapienti giocatori di master mind, in una situazione logistica un po’ complicata, gestiscono la composizione delle stanze e la sistemazione degli elementi di maggior impatto sonoro notturno in apposite sale macchine.
Chi veramente sorride è il pornofonico (*) bellissimo Mammut assieme alle sue amiche, forse perché Tati non riesce a portarle a bordo!
(*) (vedi rubrica “arricchiteilvostrovocabolario con Tatiyak”)
Magnifico il sorriso di Barbara che aumenta l’allegria dell’improvvisato Circolo Ricreativo “Il Nuraghe”, folta rappresentanza isolana con qualche infiltrata “continentale” riunito nella sala TV.
Pochi i sorrisi durante le lezioni di navigazione. Siamo troppo concentrate e l’attenzione è massima quando Tatiana spiega che quel segnale fatto come una lettera O è ovviamente Est perché ricorda il sole, ma non quello che tramonta, quello che sorge. Non paga, davanti a volti inebetiti ma sempre attenti, ci illustra il capriccioso andamento delle maree  con un mandarino lunare che ruota attorno al nostro pianeta arancia.
Sorride Anna che ci insegna a condurre il gruppo. Lei sorride sempre. Non so se raggiunga i massimi livelli di Tati (l’unica persona che sia riuscita quasi ad affogarmi facendomi ridere sott’acqua), ma immagino che le sue lezioni in acqua siano magnifiche. Ci parla in catalcastiglinglese e ci si capisce perfettamente!
Sorride anche Jannie, maestra di paddleyoga che sembra divertirsi a vedere mucchi di gambe e braccia aggrovigliati alle pagaie, schiene indolenzite che sembrano avere raggiunto nella loro forma una fissità eterna e che invece miracolosamente mutano e si piegano obbedienti ai suoi comandi.

Grandi sorrisi alla fine della prima sessioni in acqua: Claudia in basso con Duska, Adriana, Mirella e Rossella!

Mariella, e tu? Tu non devi sorridere e tanto meno ridere… soprattutto mentre Chiara cerca di farci capire come sia possibile rianimarti strappandoti ad una morte che ogni minuto diventa più probabile. Brava Chiara!
Sono perplessa...
Sono perplessa per le parole scritte nero su bianco dal chirurgo che mi ha operato e che, probabilmente senza neanche sapere come è fatto un kayak, mi ha vietato di pagaiare. Non voglio piegarmi a tanta tristezza e nel doppio di Cetti, Mirella ed io procediamo senza alcun problema. Tatiana osserva e suggerisce, Stefania approva.
Il tempo passa in fretta e così mi ritrovo con Rossella a guardare gli orari dei treni e solo la sua saggezza mi spinge alla prudenza che mi fa arrivare puntuale al mio aereo per Cagliari.
Lascio il simposio con due giorni di anticipo e son perplessa, perplessa per questa scelta che troppo presto mi porta lontano dalle amiche di vecchia data e da quelle nuove.
A quando il prossimo simposio?
                                                                                                                   Claudia

mercoledì 4 aprile 2018

Symposium 2018: prime impressioni...

Il primo symposium femminile italiano di kayak da mare è stato un grande successo!
"Il sorriso del mare" ha raccolto nel porticciolo di Genova Nervi oltre quaranta donne tra insegnanti, assistenti e partecipanti: l'entusiasmo era alle stelle e la "sorellanza" ha dominato i quattro giorni di incontri che si sono svolti, sia in acqua che a terra durante il periodo pasquale.
Siamo davvero molto contente (e anche orgogliose!) della grande partecipazione ottenuta e siamo sicure che l'esperienza si ripeterà ancora! E' stato divertente, coinvolgente, esaltante, impegnativo, faticoso, istruttivo, gratificante, esilarante, autentico, stressante, accogliente, caloroso, piovoso, soleggiato, ventoso, sereno, movimentato, allegro, disordinato, caciarone e sopratutto femminile!
Siamo tornate a casa con dei grandi sorrisi e con una grande voglia di rivederci...

"Il sorriso del mare" al gran completo (quasi) con le magliette del symposium!
Le prima riunione di introduzione per la consegna del materiale e dei gadget...
Le prime prove in acqua di venerdì pomeriggio, l'unico giorno di calma del mare ligure...
Variazioni sul tema del secondo di giorno di symposium, quando la mareggiata lambiva il terrazzo...
La presentazione delle partecipanti rimandata dal primo al secondo giorno per assecondare le bizze del tempo...
La sessione di yoga con la pagaia tenuta da Jannie la mattina soleggiata della domenica di Pasqua...
La sessione a secco sui salvataggi tenuta da Anna (in piedi), Elke (in kayak) e Jannie (a terra)...
Le ragazze pronte a prendere il mare nonostante le onde gonfiate dal libeccio: condizioni davvero impegnative per tutte!
Imbarchi e sbarchi assistiti e prove di salvataggi in acqua: tutto eseguito in totale sicurezza, per assicurare sempre il sorriso!
La riunione finale, preziosissimo momento di confronto per raccogliere critiche costruttive e suggerimenti per migliorare:
è stato senza dubbio uno dei momenti più emozionanti del symposium! Non si finisce mai di imparare!

Ringraziamo di tutto cuore le pagaiatrici che sin dall'inizio hanno creduto in questa iniziativa fuori dal comune (per la nostra piccola Italia), il Circolo Canoaverde che ci ha accolto a braccia aperte e ci ha lasciato usare la sede per cinque lunghissime giornate, le istituzioni locali che ci hanno riconosciuto il patrocinio gratuito, le federazioni sportive che ci hanno sostenuto idealmente, la FICT che ci ha offerto un generoso contributo economico, il Collegio Emiliani che ci ha ospitato, le insegnanti arrivate in aereo dalla Catalogna, dalla Germania e dalla Norvegia, le assistenti italiane che le hanno affiancate nella didattica, le partecipanti che hanno aiutato con le traduzioni simultanee e multilingue (e con 1000 altre attività), le tante kayaker arrivate da tutta Italia nei modi più disparati, le organizzatrici che hanno lavorato instancabilmente prima, durante e dopo il symposium!
Grazie: senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile!
Tra qualche giorno pubblicheremo il bilancio consultivo ed il bando per l'assegnazione delle borse di studio: rimanete in ascolto! Le donne in kayak sono una forza potente e vitale! A presto...